La puzza di cipolla
*Poesia nella quale il poeta bestemmia la verdura
La puzza di cipolla è eterna
non si toglie mai
se apri la tomba di abramo e vai a sentire, tranquillo che ancora puzza di cipolla
la puzza di cipolla se ti lavi le mani
puzza di più
di una puzza chimica e floreale
di cacchina dei bambini
che dici che non puzza, ma puzza
dici non puzza, ma puzza
chi ha messo il colore alle rose?
chi la luce alle stelle?
chi ha messo la puzza alle cipolle e alle cacche non secche dei cani?
smettila stupido pastore errante dell’asia, lo so che sei tu
quando ti viene la tristezza
la tristezza che allappa a cipolla
non lavartela col sapone per i piatti
sputaci sopra, non sfregarti nemmeno le mani,
metti un nastro adesivo sulla bocca dello stomaco e uno su quella del naso
fissa cattivo le cose
e chiuditi in casa,
vediamo chi vince.
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3 Commenti
bel finale.
mi è venuta voglia di kebab. scrivi da dio, signor poeta.
ti amo!