Pio nono
23 settembre 2009
*Poesia nella quale il poeta affronta il tema dibattuto della laicità, senza citare voltaire, per di più*
Toc, toc.
Guarda che anche se dici porcoddue, dio se ne accorge
mica è scemo dio. Due non so, ma dio no.
E vale anche per zioporco, porcamianonna o pionono.
Dio, essendo un dio, se n’accorge e ti fa un culo.
Io invece no, posso dire cose di putrefazioni e legnicroci
tanto per me non esiste, quindi mi ignora.
Come fa il gatto col ferro da stiro.
Ma tu sei topo al gatto e non puoi dire gattomerda
perché il gatto, in quanto gatto al topo, ti fa un culo.
Vedi, questa è la differenza.
Poi se mi spieghi meglio quel fatto di tua nonna.
7 Commenti
Ma tu sei topo al gatto e non puoi dire gattomerda, uh quant’è vera questa cosa. In ufficio dovrei stamparla
meglio di così non lo potevi esprimere,complimenti!
hai sollevato risvolti esistenziali non indifferenti…però hai dimenticato porco dito che era la prima da mettere, o per lo meno la seconda o la terza…
parole sante… ma la nonna?!?
Mi sovviene un detto abbastanza confuso,
“se l’erba del vicino è la più verde allora occhio non vede e cuore non duole”
A parte le cazzate: mi è piaciuta.
Molto originale.
Anche giusto. Pero’ non ho capito dove mettere il nono pio.
Molto illuminante e ridanciana.
Ma non è mica tanto demagogica, eh?