Così
7 maggio 2011
*Poesia nella quale il poeta esegue autopsie d’amore su cadaveri tenuti benissimo
Lui
correva correva correva, di dietro,
e lei correva correva correva,
davanti,
poi lei rideva rideva rideva, davanti,
e lui moriva moriva moriva,
di dietro.
Poi lei si fermò,
lui si fermò,
lui morì,
lei gli mise una mano sugli occhi,
lui no, lui morì,
ma lei rise, lei rise:
era bello,
così.
Un Commento
Non e’ vero, non c’erano le rupi.