Secchiona di merda
*Poesia nella quale il poeta interroga gli alunni ascopo di vessazione
Segnati tutto
le cose che dico, le cose che faccio
le cose che penso, le cose che mangio
scriviti tutto su un blocchetto
duecentosei pagine
scritte in piccolo
un blocchetto coi fogli incollati
sul dorso
che se tiri di più si staccano a pezzi
si spezzano a mezzo
come un mattone
e tu staccali, spezzali
facci cartacce
lasciali in giro come ciuffi di polvere
lascia che gli altri li prendano a calci
e quando hai finito tutto il blocchetto
chiudi gli occhi, concentrati bene
e poi amami a mente
quello che ti ricordi
e se non ti ricordi
mi prendi da parte e mi dici
guarda, questa la so, solo che adesso ho un vuoto di mente
io ti boccio, ti strillo,
ti dico vergogna,
e poi dopo
ripeti l’anno
ti do un nuovo blocchetto
per farti annotare
le cose che faccio, le cose che dico
le cose che spando, le cose che spacco
ma tu, vai tranquilla,
amami a mente
secchiona di merda
tanto lo sai che alla fine
ti boccio.
2 Commenti
mi prostro a lei professore
(e comunque la so, è che adesso ho un vuoto)
sei potente!