E così tu sei quella


di Azael
15 luglio 2010

*Poesia nella quale il poeta propone un’alternativa allo stato percepito delle cose. Ma la mozione non passa.

Ah tu sei quella
quella che mi riempie le scarpe di terra quando piove
e sono nei boschi
a piantare tartufi
per far credere ai cani
che quelli nascono da sé, come le mucche

ah, tu sei quella
quella che mi soffia sul collo
quando sono nel letto e faccio le cose
e mi sbatte sul muro il tallone
e mi urla il vicino
e mi tocca riprendere il segno col dito

ah, ma tu sei quella
quella che mi fa gli sgambetti
se vado per strada
e pensofìtto, serrato
ai fatti miei
e mi disegna la gente di fronte che ottunde

ah tu sei quella,
triste realtà di coglioni e di fàte,

l’appiccicume degli occhi alle otto e ventuno, il pensiero minore, la salvezza di cristo
la colla delle lumàche.

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