Il drogato e l'usignuolo


di Azael
22 gennaio 2010

*Poesia nella quale il poeta narra la mirabolante avventura di un usignuolo che si trovava per i casi della vita sempre in affari di elettrotecnica

Il drogato aveva un usignuolo
ma il drogato aveva una malattia terribile
e il giorno picchiava l’usignuolo
la notte no
il giorno sì
allora prima dell’alba doveva cercare posti per mettere al sicuro usignuolo
per difenderlo da se stesso

una volta il drogato
in questa sua affannosa ricerca di posti sicuri
trovò una macchina
con il cofano aperto
e la freccia bloccata che lampeggiava

il drogato pensò che quello fosse un rifugio davvero professionale
e che magari l’elettrauto, all’albeggiare
avrebbe potuto vedere il tenero usignuolo
e l’avrebbe portato con sé, in una casa calda e accogliente
allora adagiò l’usignuolo vicino al fanale
così che potesse vedere l’alba dal trasparente del fanale
e se ne andò a fare le cose da drogati

tipo pisciare sui muri
o rubare autoradio
o dormire su un fianco
o bere tavernello

l’usignuolo intanto
non riusciva a dormire
che lui se non era il suo letto, il suo cuscino, mai
e sentiva la freccia che faceva cic-ciac
e  questa cosa gli entrò nel cervello
e i pensieri gli facevano cic-ciac
e non riusciva a distrarsi

poi arrivò l’alba, rosa, arancione e nuvola
e l’usignuolo non se ne accorse nemmeno
perché nel frattempo si era appoggiato alla freccia che faceva cic-ciac
che era pure calda
e quando si svegliò dal dormiveglia
ebbe la netta sensazione che quella fosse sua mamma,
che non vedeva da quasi 6 mesi poi
e quando provò a fare il suo fischio solito di usignuolo
gli uscì una cosa come di cic-ciac

poi niente,
arrivò l’elettrauto
che sentì questo verso davvero strano dell’usignuolo
e allora lo portò al circo
per farlo esibire e farci dei soldi
con l’usignuolo che faceva il verso della freccia
per i bambini poveri e affamati che andavano al circo invece che in salotto a giocare a wii

ma nessuno seppe mai che lui stava chiamando la sua mamma freccia
e allora niente
scappò
e tornò dal drogato
che
essendo di giorno, verso le quattro
gli diede un mucchio di botte

la notte poi
solita storia
ma questa volta trovò un posto vicino a un autoradio
e questa storia
dal punto di vista dell’usignuolo
fu molto più felice e piena di soddisfazioni personali

a parte la freccia
che ogni notte, ma solo per qualche istante, senza convinzione
guardava la luna
e faceva cic-ciac

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