La vecchia vien dal prà
*Poesia nella quale il poeta prende le parti di una vecchia di merda e ne capisce sentimentalmente le ragioni. Sta stronza.
C’era una signora col bastone
questa signora girava col bastone di legno
e picchiava i micetti nudi.
La gente le diceva ma perché picchi i micetti brutta troia maledetta
e lei diceva solo “la vecchia vien dal prà”.
Poi la polizia, su segnalazione della gente
prese la signora e la portò nelle carceri umide
e la vecchia, senza dire niente, stava sulla panca nelle carceri
e picchiava col bastone contro il muro.
Le guardie le dicevano ma perché picchi a terra e sbricioli il cartongesso brutta mignotta schifosa vecchia?
Lei rispondeva solo “la vecchia vien dal prà”.
Un giorno di sole la vecchia esplose
esplose che era ancora dentro le carceri
e la guardia che si era portata sul posto
vide pezzi di vecchia puttana maledetta vaffanculo
ovunque, sui muri.
E i rimasugli della signora, sul muro scrostato,
formarono sorprendentemente una scritta
che diceva, soltanto, “la vecchia torna al prà”
con i buchetti delle lettere colorati di un vermiglio d’amore scuro.
2 Commenti
non ci posso credere
è una cosa buona?