Lo cielo e li pianeti
Lo cielo e li pianeti
che vado ad elencare
luna, giove, marte, venere e mercù
sole, se vale, e indonesia,
perché no
E poi più giù, più giù del cielo
ancora cielo, mischio a monti e a nuvolette
quanto cielo non è vero?
Direi di sì
Immenso nella volta, il maestoso azzurro
a volte grigiopadova o marrone
ma sempre così grande
da lasciarci sterefatti noi poeti.
E poi più giù, più giù più giùe
a volte neve, a volte verde
nei quali uccelli fanno i giri
come uccelli in mezzo al minestrone.
E l’occhio tuo si smarra
in tutti quei colori e quegli uccelli
così che poi rimane perso
nella perplessità del ciello.
E poi più giù, ancora
finisce a volte il blu, e il verdo e il bianco
e gli uccellini si fermano a posare
lì, beffarda, insegna sostypam
brutte figure, con il cielo, ci fa fare.
Un Commento
E’ bello che oltre alla contemplazione il poeta offra una morale non da poco…